Descrizione
Collana da donna regolabile con pietre grezze ametista lavanda.
Collana fatta a mano con pietre grezze di Ametista naturale, di un bel colore viola lavanda delicato e morbido, montate in stile rosario ed intrecciate con del filo in acciaio inossidabile 316L, sottile e molto resistente che dona un tocco di leggerezza.
Le pietre che compongono la collana sono naturali, non hanno subito trattamenti chimici o colorazioni, e di generose dimensioni dove, nella versione grezza ed irregolare, che permette di apprezzare il cuore stesso della pietra.
Completa e termina la collana una pietra sfaccettata di Cristallo di Rocca.
La collana ha una chiusura a moschettone a forma di “8” in argento 925 e una catena di estensione della lunghezza di 7 cm in acciaio inossidabile 316L.
Collana artigianale, fatto a mano con materiali di qualità anallergici.
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Riceverete esattamente la collana riportata in foto.
Dimensioni
- Lunghezza collana regolabile da 44 cm a 50 cm circa;
Dettaglio materiali
- Ametista, pietre grezze, dim. circa 20-25 mm;
- Cristallo di Rocca sfaccettato, dim. circa 15×20 mm;
- Filo metallico in acciaio inox chirurgico 316L;
- Chiusura moschettone a forma di “8” in argento 925;
Curiosità e proprietà riguardo la pietra di Ametista
L’ametista è una varietà violacea di quarzo, che sin dal 3000 aC, in Egitto, Sudafrica e in Mesopotamia è una gemma utilizzata per la creazione di gioielli, sigilli e intagli.
Il termine deriva dal greco améthystos che significa “colui che non si ubriaca”.
Secondo la credenza popolare indossare questa pietra aiuterebbe a trovare la pace interiore, la serenità,l’armonia e l’equilibrio in se stessi, aumenta la pazienza eliminando inquietudini ed egocentrismo. Aiuta inoltre a superare la tristezza, lo stress e i lievi stati di depressione.
Un po’ di storia riguardo l’Ametista
Una leggenda mitologica spiega che Ametista era una ninfa dei boschi di cui Bacco, il dio del vino, si era invaghito; ma la fanciulla, per sfuggire allo sgradito corteggiamento, si rivolse a Diana, che la trasformò in un limpido cristallo.
Adirato, Bacco vi rovesciò addosso la sua coppa colma di vino, conferendogli così il suo colore violetto, insieme al potere di proteggere dagli inebrianti effetti della bevanda a lui cara chi indossasse la gemma.
Nell’antichità, ai tempi dei Greci e dei Romani venivano realizzati anelli di bronzo con incastonata una pietra di ametista per proteggere chi lo indossava dal male e dalla cattiva sorte.
Durante il Medio Evo, l’Ametista era più cara del diamante ed era utilizzata dall’alto clero e dalla nobiltà, incastonata in preziosi anelli indossati soprattutto da cardinali e da re, essi infatti credevano che potesse conferire il “potere assoluto” poichè chi conosceva lo spirito poteva dominare anche la materia.
Maggiori informazioni sull’ametista su sito Wikipedia.
Questa collana è dedicata a Giusy grande amante dei gioielli importanti, delle pietre e soprattutto del colore viola.
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